Report “OMBRE IN FRONTIERA”: limiti e ostacoli all’accesso ai diritti ai confini italiani

Detenzione illegale, respingimenti illegittimi, esclusione arbitraria dei cittadini stranieri dalla richiesta di asilo: il report del progetto In Limine di ASGI rivela politiche informali di detenzione e selezione dei cittadini stranieri.

Succede nelle frontiere italiane dove, nel corso degli ultimi anni, a causa del ricorso sistematico alla detenzione de facto e ad altre misure di diversa natura, viene ostacolato l’accesso alla richiesta di asilo.

Per fare luce sullo svilimento del diritto d’asilo in Italia ed in particolare nelle zone di frontiera, ASGI, nel corso degli ultimi due anni, ha analizzato quanto avviene nei centri cd. hotspot, nelle zone di transito di porti e aeroporti, nei centri di permanenza per il rimpatrio, con una particolare attenzione alle politiche informali di selezione e detenzione volte a ostacolare l’ingresso e l’eventuale acquisizione di un titolo di soggiorno da parte dei cittadini stranieri.  

“Cosa accade in frontiera? Quali sono le principali strategie di gestione dei flussi migratori? Quali violazioni comportano? Queste sono le domande che ci siamo posti – dichiara Annapaola Ammirati (ASGI) –  Le zone di frontiera, infatti, sono attraversate da significative violazioni dei diritti e queste pratiche, lungi dall’essere episodiche, sono sistematicamente utilizzate nella gestione della frontiera”.

Il report, oltre a descrivere tali prassi, analizza, da una prospettiva critica, le modifiche normative che hanno introdotto misure di detenzione e procedure accelerate e di frontiera per la valutazione delle domande di asilo. La detenzione, l’isolamento e le restrizioni all’accesso all’informazione e al diritto di difesa sono gli strumenti normativi e informali utilizzati per restringere l’accesso al diritto al soggiorno  nelle zone di frontiera. Disposizioni che comportano uno svuotamento del diritto alla protezione.

“Le frontiere italiane sono oggi un luogo di sperimentazioni normative,  caratterizzate da un elevato grado di invisibilità: le procedure e le normative qui attuate vengono omesse dalla narrazione pubblica, nonostante la loro rilevanza politica e giuridica” dichiara Adelaide Massimi (ASGI) “Le procedure volte all’identificazione dei cittadini stranieri e alla determinazione del loro status giuridico sono complesse e avvengono in tempi tendenzialmente rapidi, rendendo difficile l’approccio a questi temi da parte delle organizzazioni ed il loro intervento. L’accesso della società civile ai luoghi di frontiera e di detenzione amministrativa è poi spesso ostacolato dalla pubblica amministrazione”.  

A partire dalle conoscenze acquisite durante le attività svolte, nel report, ASGI illustra una serie di strategie sperimentate sul campo nel corso delle attività del progetto In Limine per contrastare attivamente le pratiche lesive dei diritti dei cittadini stranieri in arrivo in Italia. Tra queste il monitoraggio permanente attraverso visite in hotspot, zone di sbarco e centri di prima accoglienza, nel corso del quale è stato possibile raccogliere informazioni.

Denunciare le violazioni è necessario ma non sufficiente.

Il lavoro di numerosi giuristi e avvocati dell’ASGI e di altre organizzazioni ha permesso di intervenire tempestivamente sulle violazioni riscontrate attraverso una serie di azioni strategiche, tra cui ricorsi alla Corte Europea dei Diritti Umani e azioni di risarcimento del danno presentate dinanzi Tribunali italiani relativamente alle pratiche di trattenimento e respingimento illegale o ancora contenzioso finalizzato a garantire l’accesso della società civile ai luoghi di detenzione.  


OMBRE IN FRONTIERA, Politiche informali di detenzione e selezione dei cittadini stranieri

Sintesi del report


Foto di Luciano Massimi

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