accertamento dell’età

Accertamento dell’età, due direttive della Procura della Repubblica per i minori di Trieste in contrasto con la legge

Dodici associazioni scrivono alle autorità segnalando casi e criticità derivanti dall’applicazione di due direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Trieste. Oltre alla mancata previsione dell’attivazione dell’accertamento dell’età come prevede la legge Zampa, anche il differente trattamento delle persone rintracciate in frontiera non trova alcun riscontro nella normativa vigente. In una lettera inviata il 9 febbraio 2021 ASGI, CAIT, Amnesty International Italia, CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale, CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Defence for Children International Italia, INTERSOS, Oxfam Italia, Salesiani per il Sociale , Save the Children Italia, Terre des Hommes hanno espresso forte preoccupazione per la situazione dei minori stranieri  non accompagnati che giungono in Italia attraverso la c.d. “rotta balcanica” e in particolare per le prassi  adottate nei confronti dei minori rintracciati in prossimità della frontiera italo-slovena. Nella lettera indirizzata alle principali autorità che si occupano di tutela dei minori a livello regionale e nazionale, tra cui il Tribunale per i Minorenni di Trieste, i Ministeri dell’Interno e della Giustizia, il Garante nazionale per l’infanzia e l’Associazione Italiana dei Magistrati per  i Minorenni e per la Famiglia, le 12 associazioni hanno elencato una serie di criticità derivanti dall’applicazione concreta della direttiva del 31 agosto 2020 della Procura presso il Tribunale per i minorenni di  Trieste avente ad oggetto il “rintraccio di sedicenti minori stranieri non accompagnati”, già oggetto di segnalazione al Garante nazionale per  l’infanzia ...

Minori a rischio respingimento alla frontiera italo-slovena in violazione della legge Zampa

L’allarme delle organizzazioni della società civile: le pratiche di respingimento dell’Italia alla frontiera con la Slovenia violano la Legge Zampa sulla protezione dei minori non accompagnati.

Tratta degli esseri umani : pubblicato il rapporto GRETA sull’Italia

Il 30 gennaio 2016 è stato pubblicato il Rapporto sull’attuazione della Convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani da parte dell’Italia redatto dal Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) .

Accertato minorenne dopo una perizia di parte, il giudice dichiara illegittimo il decreto di espulsione

Si ringrazia l’avv. Salvatore Fachile per la segnalazione ed il commento.

ASGI alla Prefettura di Brindisi : i minori non accompagnati non possono essere accolti al centro di Restinco

Strutture come queste non solo non sono adeguate e non rispondono alle esigenze di protezione di una categoria vulnerabile quale appunto quella dei minori tanto più se soli, ma anzi ne compromettono il criterio del superiore interesse ribadito dalle norme, ponendolo in evidente condizione di pregiudizio ed esponendolo a situazioni di rischio.

Convegno sull’accertamento dell’età anagrafica dei minori stranieri

Un seminario di studi sul tema dei metodi di accertamento della minore età nell’ambito del progetto Nomis si è tenuto il 25 marzo 2015  a Torino .Disponibili alcuni materiali utili .

Protezione internazionale dei minori non accompagnati

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 15 gennaio 2014 è stato reso noto il “Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 604/2013 per quanto riguarda la determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata da un minore non accompagnato che non ha familiari, fratelli o parenti presenti legalmente in uno Stato membro“. Il parere del CESE era stato richiesto dal Parlamento europeo su un testo proposto dalla Commissione, volto a modificare l’articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide (il «regolamento Dublino III»). La proposta era stata presentata alla luce di una recente sentenza della Corte di giustizia dell’UE in tema di competenza dello Stato membro per l’esame delle domande di protezione presentate da minori non accompagnati ed è stata presentata con l’obiettivo di migliorare la situazione dei minori richiedenti protezione internazionale che non hanno familiari, fratelli o parenti nel territorio dell’UE. Il CESE ricorda che gli Stati membri hanno l’obbligo giuridico di assicurare il recepimento nei rispettivi ordinamenti delle sentenze della Corte di giustizia dell’UE, in particolare di quella pronunciata nella causa C-648/11 pertinente per il ...

ASGI al Comune di Roma:interrompere immediatamente il doppio accertamento dell’età per i minori bengalesi

L’ appartenenza ad una certa nazionalità non puo’ determinare un trattamento speciale . L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione apprende con grande preoccupazione che il Comune di Roma ha ripreso la pratica illegittima del doppio accertamento dell’età, presso l’Ospedale militare di Roma, dei minori di cittadinanza bengalese già accolti da tempo nelle strutture comunali per minori stranieri non accompagnati. Ancora una volta, si è deciso di dare seguito a un sospetto generalizzato di presunta falsità delle generalità dei minori di origine bengalese, peraltro già sottoposti mesi fa a un accertamento dell’età da parte di una struttura pubblica romana. La vicenda nasce, alcuni mesi fa, da un dichiarato intento del Comune di Roma di coinvolgere i minori di una precisa nazionalità (quella bengalese) in uno speciale controllo presso una struttura militare: il tutto sulla base di un sospetto che investe non i singoli ma l’intero gruppo su base nazionale. Nonostante la chiarissima contrarietà alla più basilari norme del diritto antidiscriminatorio (secondo cui l’appartenenza a una certa nazionalità non può mai determinare un trattamento speciale), erano stati disposte alcune decine di accertamenti all’Ospedale militare, anche grazie al sostegno del giudice tutelare di Roma. Questi primi accertamenti erano stata tuttavia sottoposti alla valutazione del Tribunale di Roma, che in tempi brevi si esprimerà sulla loro legittimità. Il Comune di Roma aveva sospeso a luglio la pratica illegittima a fronte delle forti proteste e delle iniziative giudiziarie intraprese o probabilmente anche a causa di tre tentati ...

Nota dell’ASGI a margine del position paper ” Alcune considerazioni sull’ uso forense dell’età biologica”

Il position paper “Alcune considerazioni sull’uso forense dell’età biologica”, pubblicato dal Prof. Lodovico Benso (già Direttore della SCDU di Auxologia dell’Università di Torino) e dal Prof. Silvano Milani (Unità di Statistica Medica e Biometria del’Università di Milano) spiega in modo chiaro, scientificamente rigoroso e con un linguaggio comprensibile anche al di fuori della comunità scientifica, le ragioni per cui i metodi impiegati per l’accertamento dell’età dei minori stranieri in Italia, prevalentemente basati su esami della maturazione scheletrica della mano e del polso, non possano fornire risultati certi ma solo stime altamente imprecise. I due autorevoli studiosi, infatti, sottolineano come le metodiche più frequentemente impiegate si fondino su studi aventi ad oggetto bambini ed adolescenti inglesi e americani nel periodo tra le due guerre: l’applicazione di tali parametri a individui appartenenti ad etnie differenti e cresciuti in condizioni di vita significativamente diverse, come la maggior parte degli adolescenti stranieri che nel nostro Paese vengono oggi sottoposti a questo tipo di esame, determina una distorsione sistematica che rende i risultati di tali esami altamente inaffidabili. Nel documento si chiarisce inoltre come ciò che viene comunemente chiamato “margine di errore” si riferisca a due differenti concetti: da una parte la variabilità nella maturazione ossea osservabile tra diversi soggetti appartenenti alla stessa popolazione, pari a ±2 anni, e dall’altra la variabilità nella lettura di una stessa radiografia da parte di diversi operatori esperti, pari a ±6 mesi. Nei casi in cui sul referto non sia tenuta in considerazione la variabilità biologica pari a ±2 anni ma solo ...

Minori stranieri non accompagnati – I limiti scientifici dei metodi per l’accertamento dell’età

I metodi impiegati per l’accertamento dell’età dei minori stranieri in Italia non possono fornire risultati certi ma solo stime altamente imprecise.Dopo i fatti di Roma un testo utile da diffondere.

Minori bengalesi sottoposti a nuova visita medica dal comune di Roma: un ragazzo tenta il suicidio

ASGI : un corretto e rigoroso accertamento dell’età va fatto al momento dell’emersione del giovane straniero e non dopo mesi dalla sua accoglienza. Il Comune di Roma ha convocato il 13 giugno 2013 diciotto minori bengalesi ospiti delle case famiglia del Comune per sottoporli a nuovi accertamenti medici all’ospedale Militare del Celio. A partire da marzo 2013, il Comune di Roma ha preso di mira i minori bengalesi già accolti da mesi nel percorso di inserimento sociale in qualità di minori stranieri non accompagnati. I ragazzi vengono convocati per un secondo accertamento dell’età, nonostante siano stati tutti sottoposti a una visita medica presso un ospedale pubblico prima di essere accolti . L’accertamento per un ragazzo vicino alla maggiore età è scientificamente poco attendibile, tanto da poter essere interpretato in modo da decretare facilmente il già avvenuto raggiungimento della maggiore età. Le conseguenze per il minore sono tragiche: viene denunciato per truffa ai danni dello Stato e viene trattenuto in un Centro di Identificazione ed Espulsione in vista del rimpatrio forzato nel paese di origine. I ragazzi bengalesi sono ben consapevoli di tutto questo e vivono nel terrore di essere convocati dal Comune di Roma per il secondo accertamento presso l’Ospedale Militare. Ieri uno dei ragazzi convocati ha tentato di impiccarsi dentro la casa famiglia, adesso è ricoverato nel reparto neurologico di un vicino ospedale.L’Asgi chiede alla Nuova amministrazione comunale di interrompere immediatamente questa prassi di identificazione di massa ai danni ...

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