d.l. 113/2018

Protezione speciale e divieti di espulsione, ASGI scrive al Ministero dell’Interno

Nella nota viene segnalata l’illegittima interpretazione e applicazione della normativa sul rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale e la mancata attuazione dei divieti di respingimento e di espulsione .

Report di ActionAid e Openpolis sugli effetti del Decreto Sicurezza

l report di ActionAid e openpolis "La sicurezza dell'esclusione - Centri d'Italia 2019" dà il quadro degli effetti della riforma del sistema di accoglienza, che si basa principalmente su due provvedimenti del primo Governo Conte: il decreto sicurezza, che abolisce la protezione umanitaria e smantella il sistema Sprar, e il nuovo schema di capitolato di gara.

Richiesta di asilo reiterata dopo il DL 113/18 : un primo approfondimento dell’ASGI

Le modifiche introdotte dal primo decreto sicurezza sul diritto a ripresentare la domanda di asilo in Italia.

Iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, il giudice al comune di Ferrara: si deve aspettare la Corte Costituzionale

Inammissibile l’impugnazione proposta dal comune al tribunale. ASGI: contenzioso legale allungato è contro l’interesse della comunità Nell’ottobre scorso il Tribunale di Ferrara era stato chiamato a giudicare il “decreto Salvini” nella parte in cui, secondo l’interpretazione che ne ha dato il Ministero in due circolari, vieterebbe l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo. Il giudizio era stato sollecitato da un cittadino del Tagikistan assistito dall’avvocato Andrea Bassi del foro di Ferrara, presente in Italia da oltre due anni, dopo esser fuggito dalle incursioni dei Talebani nel suo Paese. Nel giudizio era intervenuta anche l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, con gli Avv.ti Guariso e Neri, che anche avanti altri tribunali d’Italia, aveva sostenuto le ragioni dei richiedenti asilo. Il Giudice ritenendo che il divieto di iscrizione sia contrario a diverse disposizioni della nostra Costituzione e di trattati internazionali aveva rimesso la questione alla Corte costituzionale ma al contempo aveva ordinato , in attesa del giudizio della Corte, l’iscrizione del ragazzo, al fine di evitare i danni che questi, in attesa del giudizio, potrebbe subire da una norma a rischio di incostituzionalità. Il comune di Ferrara ha impugnato la decisione, ma il Tribunale ha risposto ricordando che, essendo ormai il giudizio sospeso in attesa del pronunciamento della Corte, nessuna ulteriore decisione può essere presa. Suscita quantomeno perplessità la scelta dell’amministrazione comunale che, anziché attendere il giudizio della Corte, ha ritenuto di prolungare ulteriormente – e senza successo – il contenzioso legale senza alcun effettivo interesse ...

Sezioni Unite della Cassazione: il DL 113/18 non è retroattivo

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite con le sentenze gemelle 29459, 29460 e 29461 del 24 settembre 2019 pubblicate il successivo 13 novembre ha risolto il contrasto sollevato con le precedenti ordinanze delle sezioni semplici avverso, principalmente, le sentenze della Sezione Prima n. 4890/19 e 4455/18 in tema, la prima, di irretroattività del DL 113/18 quanto all’intervenuta abrogazione della protezione umanitaria (art. 5, co. 6, Dlgs 286/98) e, la seconda, in merito al requisito dell’integrazione sociale quale presupposto per il riconoscimento della medesima protezione. Il Supremo Collegio, nel solco delle sentenze contestate, ha ritenuto che trova ancora applicazione l’istituto della protezione umanitaria alle domande di protezione internazionale e statuale formalizzate prima del 5 ottobre 2018 ancora sub iudice (sia in sede amministrativa che giudiziale) riconoscendo, nonostante l’intervenuta abrogazione dell’art. 5, co. 6, Dlgs 286/98, l’efficacia temporalmente limitata della norma poiché il diritto alla protezione è “pieno e perfetto”al momento della domanda e non già a quello della decisione, confermando il valore ricognitivo e non costitutivo della decisione. Per altro verso, la sentenza ha il pregio di riconoscere che uno dei requisiti apprezzabili ai fini del riconoscimento della protezione umanitaria è il percorso d’integrazione sociale sul Territorio Nazionale nell’idea che il costrutto della norma di cui al’art. 5, co. 6, Dlgs 286/98 esclude una tipizzazione rigida delle fattispecie cui essa può applicarsi ma trae fondamento dal riconoscimento di tutti i diritti umani fondamentali e ogni loro forma di espressione. In ...

Le Sezioni Unite della Cassazione bocciano il Decreto sicurezza

Con la sentenza n. 29460/2019 le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno risolto il contrasto giurisprudenziale relativo alla immediata applicazione o meno della parte del decreto legge n. 113/2018 (convertito in legge n. 132/2018 – cd. decreto sicurezza) che ha abrogato l’art. 5, co. 6 TU immigrazione d.lgs. 286/98 che consentiva anche alle Commissioni territoriali di riconoscere al/alla richiedente asilo la protezione umanitaria, se rifiutata la protezione internazionale (rifugio politico o protezione sussidiaria). Altra questione posta all’esame delle Sezioni Unite ha riguardato i presupposti per il riconoscimento della protezione umanitaria. Contrasto sorto, in verità, tra due uniche pronunce (che ritenevano immediatamente applicabile il decreto sicurezza a tutti i procedimenti in corso e ritenevano che il diritto alla protezione nascesse con il suo riconoscimento) e la maggioranza della giurisprudenza di legittimità, secondo cui la riforma del 2018 non poteva applicarsi alle domande presentate prima della sua entrata in vigore e  per il riconoscimento della protezione umanitaria davano rilevanza all’integrazione sociale del/della richiedente asilo in Italia comparata con la condizione a cui sarebbe stato/a esposto/a  in caso di rientro nel Paese, in termini di violazione dei diritti fondamentali. Con la sentenza n. 29460/2019 le Sezioni Unite hanno aderito all’orientamento maggioritario (tra tutte: sentenza n. 4890/2019), ritenendo irretroattivo il decreto sicurezza e confermata la necessità della valutazione comparativa per il riconoscimento della protezione umanitaria. Sotto il primo profilo, è di tutta evidenza l’annullamento della finalità perseguita dall’ex ministero dell’interno, di far cessare ...

Io accolgo: l’appello per abolire gli accordi con la Libia e i decreti sicurezza

Decine di enti, organizzazioni della società civile e sindacali, tra cui l'ASGI, nell'ambito della campagna “Io accolgo", hanno diffuso un appello per chiedere un deciso cambiamento di rotta al Governo ed al Parlamento italiani in tema di politiche migratorie. Prevista la creazione di comitati locali e iniziative di sensibilizzazione.

Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati dopo i 18 anni : una scheda pratica

ASGI e Intersos hanno realizzato una scheda per i tutori e gli operatori che seguono minori non accompagnati .

L’UNHCR chiede all’Italia di riconsiderare un decreto che penalizzerebbe i salvataggi in mare nel Mediterraneo centrale

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, esprime preoccupazione per l’approvazione da parte del governo italiano di un nuovo decreto contenente anche diverse disposizioni che potrebbero penalizzare i salvataggi in mare di rifugiati e migranti nel Mediterraneo centrale, compresa l’introduzione di sanzioni finanziarie per le navi delle Ong ed altre navi private impegnate nel soccorso in mare.

Iscrizione anagrafica: dai Comuni un appello per difendere i diritti dei richiedenti asilo

Con #dirittincomune insieme ai Sindaci di Crema, Siracusa e Palermo le organizzazioni chiedono un impegno per l’iscrizione anagrafica. “A rischio diritti fondamentali” Promuovere l’accesso ai diritti essenziali come il diritto all’istruzione, alla salute, alle prestazioni sociali, per i richiedenti asilo nelle nostre città. Con questo obiettivo ActionAid, Asgi e i sindaci di Crema, Siracusa e Palermo promuovono l’appello #dirittincomune a tutti i Sindaci d’Italia affinché sottoscrivano un impegno a iscrivere nei registri anagrafici i richiedenti asilo, anche dopo l’entrata in vigore del cd decreto sicurezza e immigrazione (legge 132/18). L’articolo 13 della legge, infatti, prevede delle nuove disposizioni per l’iscrizione anagrafica che sono state oggetto di diverse interpretazioni, anche tra gli amministratori: alla prima lettura è prevalsa l’idea che ai richiedenti asilo fosse preclusa la possibilità di effettuare l’iscrizione all’anagrafe. I promotori dell’appello, invece, basandosi sui pareri di giuristi autorevoli e sulle recenti ordinanze dei Tribunali di Firenze, Bologna e Genova, secondo i quali il diritto all’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo è tuttora vigente ed esigibile, chiedono ai Sindaci di impegnarsi perché questo diritto sia effettivamente garantito, rendendo così possibile ottenere il rilascio del certificato di residenza e della carta d’identità, nei fatti utile a beneficiare di servizi pubblici come l’asilo, la formazione professionale, l’accesso all’edilizia pubblica, la concessioni di eventuali sussidi, o l’iscrizione a un centro per l’impiego. “Sono in gioco diritti essenziali, che nei fatti spesso sono inaccessibili o compromessi in assenza di iscrizione anagrafica”, si legge ...

Iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo: Inammissibile il reclamo del Ministero dell’Interno contro l’ordinanza

Il Tribunale di Firenze – Sezione specializzata per l’immigrazione, la protezione internazionale e la libera circolazione –  ha dichiarato inammissibile il reclamo del Ministero dell’Interno contro l’ordinanza che aveva dichiarato il diritto del requisito all’iscrizione anagrafica di un richiedente asilo.

Residenza: anche a Genova il Tribunale accoglie il ricorso di un richiedente asilo

Dopo Firenze e Bologna, anche il Tribunale di Genova riconosce il diritto dei richiedenti asilo all’iscrizione nel registro della popolazione residente .

Decreto immigrazione e sicurezza: I comuni devono iscrivere i richiedenti asilo all’anagrafe per rispettare la legge

Il Tribunale di Bologna con l’ordinanza del 2 maggio 2019 ricostruisce la normativa in materia di iscrizione anagrafica, evidenziando che essa avviene in base non ad un titolo bensì alla dichiarazione, che va verificata dagli uffici preposti, del cittadino straniero in regola con le norme sul soggiorno in Italia.

Decreto sicurezza e minori stranieri: rapporto INTERSOS sulla situazione in Sicilia

Pubblicato il Rapporto di INTERSOS che analizza le conseguenze del “Decreto Sicurezza” con un focus particolare sulla Sicilia e il suo sistema di accoglienza.

ASGI: come monitorare e contrastare prassi e condotte illegittime dopo il Decreto sicurezza e immigrazione

Le norme del Decreto Legge 113/2018 (Legge 132/2018) stanno incidendo sulle possibilità di accesso a diversi diritti finora riconosciuti ai cittadini stranieri che sono regolarmente presenti sul territorio italiano a seguito della richiesta di protezione internazionale. ASGI  ha elaborato una guida per supportare cittadini, enti di tutela e le organizzazioni sul territorio.

Iscrizione anagrafica: lettera delle associazioni ai comuni e all’ANCI

Iscrivere all’anagrafe i richiedenti asilo : è questa la richiesta formulata in una lettera inviata dalla  Campagna LasciateCIEntrare ( di cui ASGI fa parte), Melting Pot Europa, Naga Onlus, Legalteam Italia e Mai più Lager – No ai CPR.

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