Servizio Civile
Servizio Civile, anche i richiedenti asilo senza residenza possono presentare la domanda
Prorogati al 17 ottobre 2019 i termini per la presentazione delle domande per il SCU. Credenziali attraverso il Dipartimento anche ai richiedenti asilo che non dispongono dello SPID. Risolte le difficoltà segnalate da ASGI e UNHCR.
Servizio civile e domande on line: difficoltà per i giovani stranieri
Il Dipartimento Politiche Giovanili e SCU ha invitato tutti i giovani nelle stesse condizioni a richiedere delle credenziali provvisorie tramite la mail domandaonline@serviziocivile.it
Servizio Civile anche per chi ha chiesto protezione in Italia
Al bando possono accedere tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, inclusi richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale e umanitaria.
Adottata la legge che regola il servizio civile regionale in Lazio: nessuna distinzione in base alla nazionalità
Mentre sono ancora aperti i termini per le domande di ammissione al servizio civile il 15 giugno 2017 è stata pubblicata, sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, la legge che istituisce il Servizio civile regionale.
Servizio civile nazionale e i titolari di protezione internazionale e umanitaria
Firmato dal sottosegretario del Ministero dell’Interno un accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’inserimento dei titolari di protezione internazionale e umanitaria attraverso attività di impegno civico nell’ambito dei progetti di Servizio Civile Nazionale.
Servizio Civile per i richiedenti asilo politico
L’idea, già lanciata in un’occasione pubblica dall’ASGI, è stata presentata da monsignor Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes della CEI.
La Corte Costituzionale dichiara l’incostituzionalità dell’esclusione degli stranieri dal servizio civile
Giunge a conclusione il lungo percorso avviato da ASGI a favore dell’inclusione dei giovani stranieri residenti in Italia.
Garanzia Giovani, i bandi aperti anche ai giovani stranieri
Alla selezione dei volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale nelle Regioni possono partecipare anche i cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia
Consiglio di Stato : Servizio Civile aperto anche ai cittadini stranieri
Il Consiglio di Stato in data 9 ottobre 2014 ha depositato il parere n. 1091/ 2014, richiesto dall’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, su sollecitazione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in vista dell’adozione di bandi straordinari di SCN, in merito alla possibilità di disapplicare l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n.77, che limita l’accesso al servizio civile ai cittadini italiani, per il contrasto con la normativa comunitaria. Il 9 ottobre scorso, il Consiglio di Stato ha reso in sede consultiva il parere richiesto dall’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alla possibilità di disapplicare il requisito della cittadinanza italiana ai fini della partecipazione ai bandi di selezione per volontari da impiegare nel Servizio Civile. Il Consiglio di Stato è del parere che il requisito di cittadinanza debba essere disapplicato perchè in contrasto con le disposizioni del diritto dell’Unione europea e che, pertanto, anche ai cittadini stranieri debba essere consentito di partecipare ai bandi, perlomeno con riferimento a quelle categorie ‘protette’ dal diritto dell’Unione europea, ovverosia i cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea e i loro familiari, i cittadini di Stati terzi lungosoggiornanti (direttiva europea 109/2003; art. 9 d.lgs. 286/98), i titolari dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria (direttiva europea 2004/83 ora abrogata e sostituita dalla direttiva europea 2011/95). Questo in virtù del principio della diretta applicazione delle norme del diritto ...
Stranieri nel Servizio civile: commento ASGI all’ordinanza della Corte di Cassazione
Il divieto è discriminatorio perché “preclude al non-cittadino regolarmente soggiornante in Italia la possibilità di un pieno dispiegamento della libertà e dell’uguaglianza, da intendersi anche quale veicolo di appartenenza in senso etico dello stare insieme nella nostra comunità, di accoglienza e di costruzione dei rapporti sociali e dei legami tra le persone in una prospettiva di solidarietà, di pace e di apertura al confronto nell’ambito di una convivenza pluralistica”. Difficile trovare parole più significative per indicare il percorso dell’ordinamento verso quel “pieno dispiegamento” così spesso ignorato dalla politica. Aggiornamento del 10 ottobre 2014 Il Consiglio di Stato in data 9 ottobre 2014 ha depositato il parere n. 1091/ 2014, richiesto dall’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, su sollecitazione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in vista dell’adozione di bandi straordinari di SCN, in merito alla possibilità di disapplicare l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n.77, che limita l’accesso al servizio civile ai cittadini italiani, per il contrasto con la normativa comunitaria.Qui il nostro commento. Con l’ ordinanza del 1° ottobre 2014 giunge a una svolta decisiva la lunga e controversa vicenda dell’apertura agli stranieri del servizio civile nazionale. Un primo ricorso (quello giunto ora alla Corte di Cassazione) era stato presentato avanti il Tribunale di Milano da un giovane pakistano unitamente a ASGI e APN che facevano valere i profili di discriminazione collettiva. Il contesto Con ordinanza immediatamente esecutiva, il ...
Depositato un ricorso anti discriminazione avanti il Tribunale di Milano contro la mancata ammissione dei cittadini stranieri al bando per il Servizio Civile 2013
Illogica e incompatibile con il nostro ordinamento l’esclusione dei giovani stranieri da questa importante esperienza di solidarietà Anche quest’anno il bando per il servizio civile, pubblicato il 4 ottobre 2013, ha mantenuto la clausola che lo riserva ai soli cittadini italiani, così mostrando l’indifferenza del Ministero competente verso le pronunce giudiziarie che avevano ritenuto discriminatoria la clausola di esclusione dei giovani di origine straniera (1). Il 28 ottobre 2013 avanti il Tribunale di Milano è stato, percio’, depositato un nuovo ricorso a sostegno della richiesta di 4 ragazzi di origine straniera (cingalese, marocchina, ucraina) che, pur essendo residenti in Italia da oltre 10 anni, non possono svolgere il servizio civile volontario essendo privi della cittadinanza italiana. Con questa nuova azione giudiziaria le associazioni ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) e APN (Avvocati per Niente ONLUS) vogliono ribadire chel’esclusione dei giovani stranieri da questa importante esperienza di solidarietà non solo è illogica dal punto di vista delle politiche di integrazione, ma è incompatibile con il nostro ordinamento che va evolvendo verso una sempre maggiore uguaglianza tra italiani e stranieri stabilmente residenti. Lo dimostra anche la recente apertura del pubblico impiego agli stranieri lungo soggiornanti disposta con la legge europea 2013 – giunta a seguito di una procedura di infrazione del diritto UE promossa dalla Commissione europea – che conferma che la cittadinanza non costituisce condizione essenziale per concorrere al perseguimento del pubblico interesse. Infatti, anche la prossima scadenza del termine per recepire la direttiva UE 2011/98 (il ...
ASGI e APN: l’accesso dei giovani stranieri al servizio civile non deve essere posto in alternativa con la doverosa estensione delle possibilità di accesso alla cittadinanza
La decisione del Ministero ripropone un comportamento già censurato dalla magistratura in quanto il Tribunale di Milano, con una sentenza poi confermata dalla Corte d’Appello, ha dichiarato che impedire ai giovani stranieri stabilmente residenti in Italia l’accesso al servizio civile, costituisce una illegittima discriminazione. ASGI e APN esprimono il più vivo rammarico per la scelta del Ministero per l’Integrazione di riproporre anche quest’anno il bando per il servizio civile mantenendo la clausola che lo riserva ai soli cittadini italiani. L’estensione del servizio civile anche dei giovani stranieri sarebbe stata coerente anche con la recente apertura del pubblico impiego agli stranieri lungo soggiornanti (disposta con la ‘legge europea 2013’) che ha confermato come la cittadinanza non costituisca più la condizione per poter concorrere al pubblico interesse. Ugualmente, si ricorda l’imminente scadenza (il 25 dicembre 2013) del termine per recepire la direttiva 2011/98 che obbliga gli stati membri ad applicare rigorosamente il principio di parità di trattamento tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti. In tale contesto normativo – che riguarda la tendenziale uguaglianza tra italiani e stranieri – l’accesso dei giovani stranieri al servizio civile non deve essere posto in alternativa con la doverosa estensione delle possibilità di accesso alla cittadinanza, come invece dichiarato dal Ministero per l’integrazione alla Consulta del servizio civile. ASGI E APN continueranno ad assumere tutte le necessarie iniziative, anche giudiziarie, per riaffermare il principio di uguaglianza e consentire ai giovani stranieri di adempiere attivamente anche al dovere ...